Parlare di malattia significa evocare diversi sintomi derivanti dall’incapacità di un organo o di un sistia del corpo umano di reagire adeguatamente all’invasione di un corpo estraneo, oppure derivanti dal disadattamento di un organo o di un sistia a un particolare ambiente, dato che l’organismo umano tende a mantenersi costantiente in uno stato di equilibrio. Quando a questa realtà si aggiungono i fattori “durata” e “incurabilità”, si parla di malattia cronica, e a queste due caratteristiche comuni a tutte le malattie croniche se ne possono aggiungere anche altre: stanchezza, marginalizzazione, lotta costante, effetti secondari multipli collegati all’assunzione di farmaci, deterioramento fisico o mentale, dolore, isolamento, e altri ancora strettamente correlati alle singole patologie croniche.
Esistono molti tipi di malattie croniche i cui effetti sull’espressione della sessualità sono diversificati: alcune si manifestano precociente e restano stabili (per esipio la paralisi cerebrale), altre sono precoci ma evolvono senza sosta (per esipio la fibrosi cistica), altre ancora si manifestano più avanti negli anni, nell’adolescenza o nell’età adulta e restano stabili come nel caso di un handicap, oppure evolvono, come la distrofia muscolare, l’AIDS, il tumore. Alcune malattie croniche si manifestano tardi nella vita, e i loro effetti si aggiungono perciò a quelli ineluttabili dell’invecchiamento; è il caso dell’osteoporosi, del diabete non insulino-dipendente, delle malattie artritiche, del morbo di Alzaheimer o di Parkinson, ecc.
Conseguenze sulla sessualità
Le conseguenze della malattia cronica sulla sessualità dipendono dal tipo di malattia e dal momento della sua comparsa nella vita della persona. Nascere con una malattia cronica non evolutiva richiede un adattamento diverso da quello imposto da una malattia in continua evoluzione, che può provocare problii fisici e talvolta psicologici numerosi e marcati. Una malattia cronica presente dalla nascita in genere non ha ha la stessa risonanza, per l’individuo affetto, rispetto a una malattia cronica che si manifesta nella preadolescenza o nell’adolescenza, cortocircuitando lo sviluppo fisico e spesso anche intellettuale e sociale, ritardando la comparsa dei caratteri sessuali secondari o non consentendo al giovane di vivere la propria adolescenza con tutto il suo corredo di apprendimenti di ogni tipo, tra i quali le prime frequentazioni, ecc. L’impatto sarà diverso se la malattia si manifesta quando si è all’inizio della vita adulta e si sono appena terminati gli studi, o si ha un lavoro e si ha la propria famiglia, rispetto a quando si sta per andare in pensione.
La sessualità è una realtà multidimensionale che comprende la genitalità (il funzionamento dell’apparato genitale), ma la supera comportando altre specificità: cognitive, affettive, psicologiche, sociali, culturali, morali, spirituali, religiose. Queste dimensioni sono interconnesse e si può pensare che una influenzi le altre, perciò una minaccia a una qualsiasi di queste dimensioni avrà ripercussioni in tutto il sistia. Infatti non è raro osservare che una disfunzione erettile od orgasmica condiziona l’autostima di una persona o perfino la sua identità di uomo o di donna, e non è infrequente che una disfunzione sessuale provochi reazioni ed iozioni diverse, o che al contrario una percezione o una rappresentazione povera del proprio corpo possano scatenare una disfunzione.
Alcune malattie croniche per loro natura influiscono direttamente sul funzionamento dell’apparato genitale perché comportano una diminuzione della lubrificazione e della capacità orgasmica, una distrofia, un problema erettile, una eiaculazione retrograda, l’assenza di desiderio e di piacere, e così via – mentre altre non lo coinvolgono direttamente ma condizionano l’espressione della sessualità in quanto modificano la percezione che la persona malata ha del proprio corpo, intaccano la stima di sé o l’identità e possono provocare una variazione del ruolo sessuale, coniugale, parentale, professionale e sociale a causa delle rappresentazioni che suscitano; le distorsioni cognitive di cui sono oggetto sono un ostacolo al desiderio, alla seduzione e all’erotizzazione. Infine, i trattamenti prescritti (farmacologici, radioterapici, chirurgici) possono condizionare il funzionamento genitale sia direttamente, sia indirettamente in quanto toccano l’una o l’altra dimensione della sessualità.
Quando si parla di malattia cronica bisognerà perciò tener presenti tutte queste considerazioni, che si aggiungono alle caratteristiche personali degli individui e li portano a reagire alla malattia in modo unico.
Il prof. Alessandro G. Littara è un'autorità nella chirurgia plastico-estetica genitale maschile grazie al suo lavoro pionieristico sulla falloplastica, una tecnica che ha praticato fin dagli anni '90 e che ha continuamente modificato, migliorato e perfezionato durante la sua esperienza personale di migliaia di casi provenienti da tutto il mondo. E’ autore ad oggi di oltre 5000 interventi di falloplastica, che lo portano ad essere uno dei chirurghi universalmente più esperti nel settore. Il suo costante lavoro di ricerca lo ha portato a perfezionare continuamente le metodiche, che rappresentano un punto di riferimento internazionale e materia di insegnamento nella sua International Academy in Penoplasty. In particolare, la sua ricerca della soluzione più efficace con salvaguardia assoluta della sicurezza, lo ha portato a sviluppare una metodica originale che non prevede, sia per l’allungamento che per l’ingrossamento del pene, l’utilizzo di alcun materiale estraneo all’organismo. Nella sua Accademia, il Dr. Littara ha formato nei primi 3 anni oltre 50 chirurghi provenienti da varie parti del mondo, e che sono stati istruiti ed abilitati all’utilizzo di tali metodiche.
Formatosi (1991) presso il Centro di Andrologia dell’Università di Pisa (diretto dal Prof. G.F.Menchini Fabris), attualmente presta opera di collaborazione esterna. Presso tale Centro si è perfezionato in Operatore di moduli di Andrologia e in Sessuologia Medica.
Inoltre ha collaborato per vari anni con l’Istituto di Chirurgia Generale II – Unità Operativa di Endocrinochirurgia (diretta dal Prof. P.Miccoli), dell’Università degli Studi di Pisa, per quanto attiene alla pratica chirurgica.
Ha usufruito in chirurgia uro-andrologica dell’insegnamento pratico del Prof. E. Belgrano (direttore della clinica urologica dell’Università di Trieste) e del Prof. F. Carmignani (direttore clinica urologica Università di Genova) per oltre cinque anni, rimanendo al corrente di tecniche di chirurgia uro-andrologica e di urologia ginecologica d’avanguardia.
Ha effettuato un periodo di aggiornamento presso l’Istituto S. Raffaele di Milano nel reparto di Urologia diretto dal Prof. Rigatti.
E’ stato responsabile della branca di andrologia-sessuologia medica e chirurgica presso la Casa di Cura "Mercurio-Quisisana" di Montecatini Terme (PT), dove ha partecipato a circa 1000 interventi di chirurgia andrologica, uro-ginecologica e chirurgia generale in qualità sia di primo operatore che di aiuto.
Ha partecipato come discente alla "Scuola Europea in Andrologia e Chirurgia Andrologica", organizzata dalla Società Italiana di Andrologia presso centri europei di riconosciuta eccellenza.
Attualmente esercita attività libero-professionale inerente la diagnosi e terapia, medica e chirurgica, delle patologie di pertinenza uro-andrologica, uro-ginecologica e sessuologia. E' Professore a.c. di Chirurgia Ricostruttiva Uro-genitale presso l'Università di Pisa. E’ l’ideatore della nuova figura professionale medica specialistica del "chirurgo sessuale".
Ha partecipato in qualità di relatore a numerosi congressi di carattere uro-andrologico e plastico-estetico (Società italiana di Andrologia; European Society of Aestethic Surgery; società italiana di Medicina Estetica, e altri)
E’ collaboratore di Radio 24 per quanto riguarda l’andrologia medica e chirurgica, e la sessuologia. Collabora con quotidiani nazionali, riviste settimanali e mensili a larga tiratura e programmi televisivi nazionali e regionali. Ha ideato e condotto per due anni una trasmissione radiofonica rivolta alla sessuologia presso una radio locale toscana ("SexOS"). Partecipa in qualità di esperto della materia alla trasmissione "istruzioni per l’uso" condotta da Emanuela Falcetti su Radio1 e Rai 3.
Ha costituito (e ne è il responsabile) a Milano il "Centro di Medicina Sessuale", dove vengono trattate tutte le patologie della sfera sessuale e riproduttiva maschile e femminile. Gestisce un’equipe multidisciplinare, formata da andrologi, ginecologi, specialisti in riproduzione assistita, psico-sessuologi, psichiatri, chirurghi plastico-estetici e avvocati.
Ha effettuato il training presso il Laser Vaginal Rejuvenation Center di Beverly Hills, diretto dal Dr. David Matlock, per l’apprendimento delle metodiche di laser chirurgia genitale femminile. E’ chirurgo affiliato e abilitato alle procedure DLV (Designer Laser Vaginoplasty), LVR (Laser Vaginal Rejuvenation) e G-Spot Amplification presso tale centro.
Visita a Milano (presso il Centro di Medicina Sessuale, sede principale) e periodicamente a Roma, e collabora con strutture specializzate nella terapia dell’infertilità di coppia.